Carne irlandese contaminata da diossina

maialidiossina

Il Sistema di Allerta europeo ha informato il Ministero lo scorso 7 dicembre della commercializzazione in ambito comunitario di carni suine di origine irlandese contaminate da diossina. La causa della contaminazione sembra dovuta all’utilizzo a partire dal 1 settembre di mangimi contaminati in via accidentale durante la lavorazione. La commercializzazione ha riguardato 12 Paesi comunitari, tra cui l’Italia.

Carni suine di produzioni irlandesi sono recentemente risultate positive per la presenza di diossine.

Si stima che circa il 10% di carni suine provenienti dalla Repubblica d’Irlanda sia contaminata da diossina. Tuttavia, poiché tutti i suini irlandesi sono macellati e trasformati in un piccolo numero di impianti di trasformazione, non è stato possibile distinguere tra carni potenzialmente contaminate e prodotti non contaminati. Pertanto, come misura precauzionale, tutti i prodotti di carne suina provenienti dalla Repubblica irlandese sono stati richiamati.

Il 10 dicembre, dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) è arrivata la conferma del limitato rischio per la salute in caso di consumo di carne di maiale contaminata. Sulla base della valutazione dell’Efsa, l’Unione europea ha emanato apposite linee guida sulle misure per la gestione del rischio relativo alla carne di maiale irlandese contaminata. l’11 dicembre il Ministero della Sanità ha diramato alle Regioni le seguenti istruzioni operative:

La carne suina proveniente dall’Irlanda, macellata dal 1 settembre 2008 sino al 6 dicembre 2008, deve essere distrutta senza essere sottoposta a campionamento ed analisi per la ricerca di diossine.

I prodotti composti e i prodotti a base di carne contenenti carne e grasso suino in percentuale totale superiore al 20%, prodotti in Irlanda nel periodo di tempo 1 settembre-8 dicembre 2008 possono essere immessi in commercio esclusivamente dopo controllo analitico con esito favorevole.

Super Speciale sul Caso di Contaminazione delle Carni provenienti dall’Irlanda con Diossina

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Comunicato Stampa del Ministero

Parere EFSA

Quadro normativo Diossina

La normativa in vigore per quanto riguarda i contaminanti negli alimenti è il Regolamento CE 1881/2006, che stabilisce, tra l’altro, i tenori massimi di diossine e della somma di diossine e PCB diossino-simili in vari prodotti alimentari (carni, pesce, latte, uova, grassi animali, olii, ecc.). Si tratta di valori che tengono conto sia della contaminazione ambientale esistente che dell’esposizione umana.

In particolare per le carni suine e i prodotti a base di carne suina tale regolamento stabilisce un tenore massimo ammissibile pari a:

•    1 WHO-TEQ pg/g di grasso per le diossine

•    1,5 WHO-TEQ pg/g di grasso per la somma di diossine e policlorobifenili (PCB) diossino-simili.

Pertanto i prodotti alimentari contenenti un livello di diossine o PCB diossino-simili superiore ai suddetti valori non possono essere commercializzati.

Puoi scaricare il Regolamento CE 1881/2006 che definisce i tenori massimi di alcuni contaminanti nei prodotti alimentari

CONSIGLI IMPORTANTI:

Come distinguere la carne di maiale proveniente dall’Irlanda?

Tutti I prodotti di origine animale devono avere un marchio di identificazione con un numero di identificazione dello stabilimento di lavorazione e con la sigla del paese di provenienza. Per i prodotti originari della Repubblica irlandese la sigla è “IE” (per l’Italia è “I”).

Produco prodotti alimentari di e con carne di suino e/o bovino come mi devo comportare?

Per tutti i produttori o trasformatori di carne è indispensabile munirsi di dichiarazioni che attestino la provenienza delle carni (intesa come provenienza originale della zona di allevamento e macellazione). Per tutti coloro che si ritrovano ad avere lavorato anche prodotti provenienti dall’Irlanda (o sospetti in tal senso) diventa assolutamente necessario farsi mandare un certificato relativo alla sicurezza delle partite lavorate e relativo ai tempi originari di macellazione che non devono rientrare in quelli prescritti dall’ordinanza ministeriale.